venerdì 30 settembre 2016

Via Casilina al collasso

Anche nella giornata di oggi si stanno vivendo enormi difficoltà nello spostarsi lungo la direttrice di via Casilina.

Nonostante l'intervento di molatura dei binari della Termini-Centocelle resta ancora, almeno per la giornata di oggi, il rallentamento a 10 km/h tra Ponte Casilino e Porta Maggiore. Registriamo inoltre che a questa prescrizione se ne è sommata un'altra che impone velocità massima a 10 km/h in prossimità della fermata Alessi in ambo i sensi di marcia. Ai ritardi dei rallentamenti si sommano i guasti dei treni fermi da giorni in attesa di revisione. 
Quest'oggi circolavano 4 treni su 9 necessari su un parco di 26 mezzi totali. La frequenza era 14-18 minuti.

Sulla metro C persistono i "lievi ritardi" nella tratta Alessandrino-Lodi, che tradotto in soldoni significa frequenza a 12 minuti con qualche sporadica corsa "extra".


La rete bus di superficie portante (105-106) e tangenziale (409) registrano continui ritardi e soppressioni per causa di mancanza vetture e traffico, in assenza di corsie preferenziali.

Urge un'azione tempestiva per ripristinare quantomeno la funzionalità dei servizi su ferro (che trasportano di più e hanno costi di gestione minore) e per riorganizzare la gomma esistente, spostando le vetture del 50X sul più frequentato 105. Chiediamo anche una progettualità che vada oltre l'attuale emergenza e che preveda il tanto auspicato Metrotram a scartamento ridotto Termini-Tor Vergata.


<<Su via Casilina stiamo messi peggio di 3 miliardi di euro fa.>> [Cit.]

mercoledì 28 settembre 2016

Roma-Civita Castellana-Viterbo, da oggi servizio urbano rallentato

Su disposizione del direttore d'esercizio, da oggi tutti i treni urbani della ferrovia Roma Viterbo viaggeranno più lenti. Si parla nel dettaglio di 5 Firema urbani e di un Firemetto extraurbano
È evidente che c'è un problema di manutenzione dei mezzi che si ripercuote, come sempre, sul servizio dei pendolari.
Tanti auguri a tutti.


Aggiornamento del 07/10/2016 - Su disposizione dell'AD Fantasia, l'Ing. Chiovelli ha ripreso il posto di responsabile della linea. Come prima atto Chiovelli cancellato il fonogramma 211/16 che imponeva la limitazione di velocità.

«La sicurezza [delle ruote dei treni ndr] è stata verificata?» si interroga il senatore Esposito.

martedì 27 settembre 2016

Riflessioni low cost sul TPL

Nella mattinata di oggi sulla ferrovia Termini-Centocelle circolavano 4 treni sui 9 necessari su un parco complessivo di 24 mezzi. La frequenza dei passaggi era a 18 minuti.
Parallelamente nella tarda serata di ieri l’assessore ai trasporti Linda Meleo annunciava un patto siglato in collaborazione con la Regione Lazio per accedere a fondi europei Por-Fesr 2014/2020 destinati a 'Energia sostenibile e mobilità'.  Il finanziamento, pari a 64 milioni, è così ripartito: 20 milioni di euro per l'acquisto di nuovi autobus, a metano o elettrici, altri 20 per il rafforzamento dei nodi di scambio e infine 14 milioni di euro per i sistemi di trasporto intelligenti.

Cosa si può fare con solo 14 milioni? La riflessione dell’ing. Andrea Spinosa

14 milioni per i sistemi di trasporto intelligenti, io la interpreto come uso intelligente di sistemi efficienti. Che sarebbe a dire una spesa efficace:
  • 2 milioni > Estensione del filo della 90 a Termini - Posa in opera del bifilare da Porta Pia a Termini per la linea 90.
  • 570.000 euro > Acquisto nuove batterie per i filobus della 90 - La marcia a batteria potrebbe essere utilizzata per portare il capolinea (1.530 metri) da largo Labia a via Rapagnano (Fidene). Le batterie di nuova generazione funzionano su 4 km per 1,500,000 di passaggi. Nel caso, a 216.000 km anno, durerebbero 7 anni. Senza inquinare.

  • 4,7 milioni > Prolungamento del trenino di via Casilina - Estensione di un solo binario per 464 metri dal capolinea delle Laziali a via Gioberti, sulla attuale corsia di sosta dei pulmann (2.960.000 euro). Asservimento semaforico e sistemazione viaria dell’uscita del tunnel sotto il fascio binari (1.700.000 euro).
  • 4 milioni > Via Giolitti silenziosa - Sostituzione dei 906 metri di binari da Porta Maggiore alle Laziali con un armamento flottante, isolato alle vibrazioni e al rumore e durevole nel tempo.
  • 2,5 milioni > Una mobilità migliore per l’Esquilino - Miglioramento della sicurezza del nodo ferrotranviario di Porta Maggiore con logica di controllo integrata dei semafori sull’anulare tranviaria rispetto alla linea Roma-Giardinetti.

Totale: 13,7 milioni.

Alla Regione si potrebbe anche chiedere, sempre nei fondi "Energia sostenibile e mobilità" i 30 milioni che servirebbero per l’acquisto di 7 nuovi treni per la Roma-Giardinetti.
30 milioni che poi la Regione dovrebbe di suo per la manutenzione della linea, ma che da 7 anni ha pensato bene di non erogare. Facciamo finta che li abbia spesi per cose più importanti, ci mancherebbe.
Al riguardo ricordo che il metano è meno inquinante del gasolio, ma produce sempre emissioni nocive e non è così sostenibile come si potrebbe credere.

Quantomeno non come il trasporto elettrico su rotaia (quando c’è).

domenica 25 settembre 2016

Premio Fiuggi Storia Lazio Meridionale 2016

"I cento anni della Roma-Fiuggi-Frosinone, Sferragliamenti dalla Casilina" finalista al premio Fiuggi Storia Lazio Meridionale.

Vivere il centenario non con malinconia e nostalgia, ma nella maniera attiva e propositiva che ha sempre caratterizzato la mia attività a favore della mobilità romana e regionale.
L'attualità di cento anni fa diventerà il MetroTram Termini-Tor Vergata-Frascati!

Il mio intervento presso l'Aula Consiliare del Comune di Fiuggi.

venerdì 23 settembre 2016

L'assessore incon...tram


Giovedì 22 settembre ho incontrato a bordo del tram storico rosso fiammante Stanga 7115 l'assessore Linda Meleo e il presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno.
L'evento era stato organizzato dall'Assessorato alla Città in Movimento in continuità all'audizione precedente dei blog in Commissione Mobilità del 30 agosto: un modo per fare il punto della situazione sullo stato del trasporto pubblico, guardando oltre i numeri dell'emergenza.

E' stato presentata un nuova documentazione: il Progetto M.R. per il salvataggio e il restauro dei treni M.R., i primi convogli della prima metropolitana d'Italia (la linea B Termini-EUR).
Il documento raccoglie una serie di dati tecnici ed elabora una strategia di recupero dei mezzi storici in massima economia.
Per consultare il documento cliccare sull'immagine
Copia di tale relazione è stata trasmessa ad Atac Roma e a Roma Servizi per La Mobilità. Il passo successivo sarà effettuare uno studio di fattibilità.

Assieme agli altri scritti "Il futuro del trasporto pubblico a Roma" e "TPL - Trasformazione, Mobilità e Logistica della mobilità romana" sto cercando quantomeno di riattivare con le altre associazioni di appassionati una circolazione di idee per il futuro del trasporto pubblico locale.

Siamo troppo concentrati su un presente negativo, incapaci di progettare il futuro. Quale città vogliamo lasciare alle generazioni che verranno?

Il mio e il nostro impegno per Roma prosegue.

mercoledì 21 settembre 2016

A Roma si dice, a Cagliari si fa

Mentre nella Capitale la ferrovia Termini-Centocelle stenta a tenersi in piedi nonostante la sollecitata richiesta di riaprire la tratta fino a Giardinetti, apprendiamo che a Cagliari il metrotram a scartamento ridotto continua a crescere con la fornitura di nuove vetture.

Vi illustriamo le foto tratte dal sito della ditta CAF, che si è aggiudicata la gara di appalto nel 2013.






Corse e ri(n)corse storiche - TVA e Metro C

Il Comitato MetroXRoma ha titolato di recente:
"RAGGI RESUSCITA LA TVA. MA COSÌ RISCHIA DI UCCIDERE LA LINEA C"

Una sollevazione decidamente controproducente che utilizza gli stessi errati argomenti che gli abitanti di via Baldo degli Ubaldi fecero contro la linea tram U (il percorso che oggi è parzialmente calcato dal 3 e dal 19). 

Nel progetto originario di tale tranvia era infatti prevista una diramazione da via Leone VII verso il quartiere aurelio passando, appunto, per via Baldo degli Ubaldi. I residenti protestarono così fortemente al punto di costringere il Comune a rinunciare al tram. Tutto questo perchè, secondo i cittadini, "la metropolitana sarebbe arrivata poco tempo dopo".

Alla fine la metropolitana si fece, seppur con oltre 30 anni di ritardo rispetto al PRG.

"Solo metropolitana e niente tram" è una formula che decisamente non funziona, specialmente in una città carente di infrastrutture come Roma.


domenica 18 settembre 2016

Promesse per l'EMW 2016



 
«Mobilità e sostenibilità è per noi un binomio fondamentale. Anche quest’anno Roma Capitale aderisce alla Settimana Europea della Mobilità. “Smart Mobility. Strong Economy” è il tema scelto per quest’edizione. E noi di questo ne siamo profondamente convinti: perché una mobilità intelligente porta non solo ad un trasporto efficiente ma anche ad un’economia forte.
Prima di tutto dovremo riorganizzare Atac. Una delle mission sarà rivoluzionare la bigliettazione. Stiamo lavorando per avere un e-ticket, un biglietto elettronico ricaricabile che permetterà di muoversi su bus, metro e tram. Ma la priorità resterà quella di migliorare il tpl: entro marzo arriveranno nella Capitale 150 nuovi autobus, i primi 40 già da novembre. E a breve lanceremo altri bandi per acquistare nuovi mezzi. Insomma noi non vogliamo fare passi indietro ma investire per rilanciare Atac che deve restare pubblica.
Altra priorità sarà realizzare una nuova rete di corsie preferenziali protette. Basta autobus intrappolati nel traffico e attese infinite alle fermate. Siamo al lavoro per realizzarne diverse: una sulla Portuense, che collegherà Corviale al centro, un’altra su viale Marconi, dalla stazione metro fino a piazzale della Radio.
Mobilità sostenibile significa anche muoversi liberamente e in sicurezza su due ruote. Pensiamo ad una rete di corsie ciclabili ‘leggere’. Non cattedrali nel deserto ma piste collegate ed interconnesse con stazioni metro, fermate bus principali. E soprattutto rastrelliere diffuse in tutta la città. Roma dovrà anche dotarsi di un sistema di bike sharing degno di una Capitale europea.
Per quanto riguarda la mobilità elettrica dobbiamo attrezzare la città al cambiamento. Aumenteremo le colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici. Ad oggi ce ne sono 100, su cui abbiamo avviato in questi giorni una manutenzione per adeguarle e renderle operative su ogni tipo di vettura. Ne installeremo altre 200, arrivando così a 300 punti ricarica nella città.
Un’altra mobilità è possibile e noi siamo al lavoro ogni giorno per questo.»

«[...] IL TRAM - Il secondo intervento, cui Veloccia fa riferimento "prevede corsie preferenziali al centro della carreggiata, cosa che eliminerebbe la sosta irregolare nello square, ma che lascerebbe la possibilità di parcheggiare lungo i marciapiedi. Questa soluzione – conclude l'ex Minisindaco – permette di tornare a ragionare su un corridoio della mobilità che, con lo sfioccamento dell’8, potrebbe in tempi comunque non brevi portare il tram anche a Marconi”. L'idea, è anche sul tavolo dell’Assessore capitolino Meleo, che infatti ha dichiarato di  “valutare anche l’ipotesi di  una linea tram che arrivi fino a Trastevere connettendosi sulle rotaie delle linee 8 e 3 sua viale Trastevere”. »
Tratto da Roma Today

Alla luce di queste dichiarazioni, non possiamo che registrare gli ulteriori impegni in fatto di mobilità di questa Giunta, sperando che trovino attuazione.

domenica 11 settembre 2016

Manuale per uccidere una ferrovia

Appare ormai accertato che lo svio dell'elettrotreno 832 avvenuto il 9 settembre a piazzale Labicano sia riconducibile all'usura della rotaia e dei bordini delle ruote e alla mancata riprofilatura degli stessi.
                           

Tecnici e operai, giunti rapidamente da Centocelle col “carro soccorso”, hanno penato all’incirca cinque ore per allineare il carrello. Comprensibile la rassegnazione che si leggeva nei loro sguardi, del resto le officine metroferro sono da tempo a secco di pezzi di ricambio e il personale, al completo, deve contorcersi ogni giorno per mandare avanti le rispettive baracche. 

E' bene ricordare che la Regione Lazio ha, fermi da 5 anni, 40 milioni disponibili per la manutenzione della linea, su un fondo ripartito da 120: perché non li usa?



mercoledì 7 settembre 2016

La metro C chiuderà (?)


Audizione "Usura ruote Metro C" della Commissione Mobilità del 7 settembre 2016


Nuvole di tempesta minacciano i pendolari di via Casilina: senza interventi tempestivi la linea C della metropolitana di Roma è destinata a chiudere.
Ma come è possibile che un'infrastruttura con appena due anni di esercizio alle spalle manifesti già così tante problematiche? Le cause sono molteplici e le soluzioni sono state raccolte nell'odierna Commissione Mobilità.

Ha esordito per Atac l'Ing. Giraudi che ha evidenziato le criticità facendo paragoni con lo standard di
esercizio della linea A. La prima delle tante concause sembra sia una debolezza strutturale dei treni Ansaldo nell'ambito dell'unzione delle ruote: ogni convoglio della metro C dispone di 4 ungibordo e 32 pastiglie che sono posti sotto la prima e l'ultima carrozza, ma sono insufficienti per smorzare gli attriti ruota-rotaia. Un treno CAF invece è dotato di 10 ungibordo con ben 76 pastiglie.
Altresì i tecnici dell'Atac hanno sottolineato che, seppur la linea non segua un tracciato particolarmente tortuoso, lungo la tratta esistono molti punti con raggi di curvatura al di sotto dei 100 metri. A Malatesta il raggio dei deviatoi è 102 metri quando lo standard imporrebbe un minimo di almeno 170 metri. Non regge neanche l'ipotesi della presunta straordinarietà dell'esercizio utilizzando il tronchino di Malatesta in maniera inusuale, visto che già dal 2008 era già stata prevista tale necessità e la conseguente variante progettuale (numero 22).
Di fatto anche ad Alessandrino, dove è presente un altro tronchino di inversione, si stanno manifestando i medesimi problemi di usura delle rotaie. Anche la racchetta a Graniti (ossia l'anello di binari utilizzato per girare i treni in deposito) mostra evidenti deficienze progettuali: il raggio è di soli 78 metri quando il passo dei carrelli dei treni consentono un'inscrizione limite di 75 metri. L'anello, essendo dotato di controrotaia, va a consumare notevolmente il bordino anche nella parte interna.
A questi elementi si è aggiunto un tornio mal progettato che non consente agli operai di ritornire la ruota fino alla fine della vita utile. Tale strumento si è anche guastato la settimana scorsa con inevitabili ulteriori difficoltà dell'Atac a effettuare manutenzione, ma già dal 20 settembre dovrebbe tornare operativo.

Si è passati quindi alla rassegna delle misure palliative attuabili nel breve periodo e delle soluzioni di lungo termine, che non saranno certamente di basso costo. 

Occorre innanzitutto, a detta di Atac, spostare il capolinea delle corse limitate da Alessandrino a Grotte Celoni, dove i raggi dei deviatoi sono decisamente più larghi. Mancano tuttavia alcuni nulla osta normativi. Nel frattempo l'azienda cercherà di concentrare in linea più treni possibili durante le sole ore di punta al fine di mitigare i disagi degli utenti e l'usura dei mezzi. Altresì andranno modificati i carrelli dei treni riducendo l'inscrizione minima possibile da 75 a 69 metri e montando ungibordo supplementari. In uno scenario di più lungo periodo si dovrà andare a correggere la posizione dei binari, sostituendo parallelamente le componenti maggiormente usurate degli scambi di Malatesta e Alessandrino, oltre a modificare radicalmente la racchetta di Graniti. Tutti i 13 treni dovranno poi subire la sostituzione integrale delle ruote.
Bisognerà capire chi pagherà tutte queste costose modifiche: l'impegno della Giunta è di contestare, attraverso Roma Metropolitane, questi errori progettuali a Metro C SpA.
A sostegno della metropolitana urge a maggior ragione  ripristinare con tempestività la tratta Centocelle-Giardinetti del "trenino giallo".
Il prossimo aggiornamento sarà a metà settembre con la relazione definitiva e completa curata dall'ingegneria dell'Agenzia per la Mobilità.


domenica 4 settembre 2016

Autobus a Roma: una proposta per rifiatare un pò



Recepiamo e ripubblichiamo la segnalazione di un lettore:

Mentre a Roma seguita l’emergenza bus con la sospensione di molte linee, nel deposito di Tor Pagnotta restano inutilizzati i 45 mezzi destinati alla linea Laurentina – Tor Pagnotta.
La proposta che sottopongo alla vostra attenzione è quella di trasferire questi filosnodati nel deposito di Grottarossa e destinare immediatamente i mezzi su itinerari che condividono buona parte del tracciato sull’asse Nomentana: nel dettaglio le linee 60, 66, 82, a patto che la viabilità sia compatibile con mezzi lunghi 18 metri. Il servizio della linea 90 sarà esercitato sull’intera tratta dai nuovi filobus dotati di motore diesel, mentre i Solariz-Ganz, che hanno problemi alle batterie, saranno destinati a una nuova linea 90/ limitata a Porta Pia. Tale provvedimento ridurrà notevolmente il consumo delle batterie in attesa dell’arrivo del bifilare a Termini.

Per arrivare alla Stazione Centrale con i fili suggerisco, qualora non fossero i veti della Soprintendenza su Via XX Settembre non fossero sormontabili, un itinerario alternativo e meno “monumentale”: Piazzale di Porta Pia, Viale del Policlinico, Piazza della Croce Rossa, Viale Castro Pretorio, Via S. Martino della Battaglia, Piazza Indipendenza, Via Solferino, Piazza dei Cinquecento (Termini).

Per fare fronte a questa crisi del trasporto di superficie è necessario sfruttare al massimo le risorse disponibili. Visto che la linea sulla Laurentina sarà ben più corta di quanto previsto inizialmente, è plausibile che anche dopo l’apertura non saranno necessari più di 15 vetture e quindi i filobus potranno continuare a circolare sulla Nomentana.
Utilizzare i 45 mezzi snodati Bredamenarini significa recuperare circa 70 autobus da 12 metri.

Una vera e propria boccata di ossigeno per l’Atac e i pendolari.

@InfoAtac, che ringraziamo, ha così risposto:
"Stiamo gia' lavorando con Roma Servizi per la Mobilità per l'utilizzo dei filobus e conseguente economia mezzi termici. La linea 82, per le caratteristiche del tracciato non puo'essere esercitata con auto-articolati. Per la 66 e' necessaria verifica."
Riferimento ai tweet 1, 2, 3.

giovedì 1 settembre 2016

Considerazioni sullo scontro Meleo-Rettighieri


A partire da ieri è divampato un forte diverbio tra l'Assessora ai trasporti Linda Meleo e il Direttore Generale di Atac Marco Rettighieri.Potete ripercorrere la breve ma intrigata storia sul blog di David Nicodemi.

In questi mesi abbiamo sostenuto con forza l'opera di denuncia in Atac dell'Ing. Rettighieri: tanti inetti sono stati "epurati", ma la strada è ancora molto lunga.

Nel frattempo è salita in Campidoglio una nuova Giunta, che si è posta la trasparenza e l'onestà come valori irrinunciabili. Sono stati scelti assessori "tecnici", esterni alla politica.

È quindi un grande dispiacere assistere allo scontro tra due professionisti che, almeno sulla carta, condividono gli stessi valori e gli stessi obiettivi.

Ci auguriamo che la dott.ssa Meleo e il dott. Rettighieri riescano a chiarirsi e possano fornire adeguate risposte ai cittadini, specie sulla questione dei 18 milioni per la Metro A che oggi appare quantomai fumosa. 
Si ripristini insomma un clima con il quale ognuno possa operare liberamente nell'ambito delle proprie competenze. 

Dovete lavorare per i cittadini romani, non essere pedine di giochi di potere politico.

Tutti i fomentatori della polemica ci facciano la gentilezza di tacere, visto il momento particolarmente delicato.


Aggiornamento 1/09: Marco Rettighieri e Armando Brandolese, rispettivamente DG e AD di Atac si sono dimessi in data odierna.