sabato 2 novembre 2013

Viaggio ai confini della fatiscenza

Se il passato settembre già preoccupava i pendolari per l’altissima frequenza con la quale la ferrovia Roma – Giardinetti si rompeva, nel mese di ottobre appena concluso  il record di guasti e disservizi non solo è stato eguagliato ma è stato anche ampiamente superato.
Come è andata:
Quasi come fosse un segno premonitore di quanto sarebbe accaduto, questo ciclo di 31 giorni  incomincia con uno sciopero al quale aderiscono anche i macchinisti del trenino. Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ci mancherebbe, ma l’afflizione dei pendolari ,che hanno visto il servizio interrompersi già dalle nove, è altrettanto lecita. Segue nei giorni immediatamente successivi un gustoso trittico di disservizi: la portata principale è servita dai vigili urbani che con la loro protesta bloccano il trenino tra Termini e ponte Casilino. A fare da contorno e da dolce invece ci sono i soliti rallentamenti di linea per i guasti ai rotabili. Il tutto poi  culmina il 7 con lo scontro tra due treni all’altezza della stazione Tobagi dove si è sfiorata la tragedia.  Solo in quell’occasione si torna a parlare un attimo di questa disastrata linea, una volta fiore all’occhiello del nostro T.P.L. Si discute tanto sugli interventi necessari  per ammodernare la ferrovia, in primis l’inserimento di dispositivi di sicurezza nei rotabili per evitare di viaggiare utilizzando la tanto rischiosa “marcia a vista”. Ma, dopo  tante belle parole spese, i riflettori si spengono e scende ancora una volta sul trenino quell'atmosfera di indifferenza generale.
Dopo il grande spavento si torna alla solita routine; i rallentamenti di linea per i guasti  si susseguono con un ritmo sconcertante. Nel 17 la malasorte, anche se non è un venerdì, torna a colpire il trenino della Casilina. La ferrovia viene sospesa senza alcun preavviso, e stavolta non per un inconveniente tecnico, bensì per mancanza di personale. Sembra che Atac, non soddisfatta dei disservizi offerti, abbia deciso di inasprire il rapporto coi macchinisti affinché non facciano i turni straordinari, necessari per mantenere regolarmente la linea in esercizio. I poveri pendolari sono ormai sicuri la linea chiuderà ancora una volta in vista dello sciopero del giorno seguente. Contrariamente a tutte le aspettative, il trenino rimane attivo tutta la giornata e, a parte l’immancabile riduzione delle corse, sembra che tutto sia tornato alla tranquillità. Magari nella notte, s’immagina, è stato trovato un accordo tra i lavoratori e l’azienda.
Non si fa neppure in tempo a tirare un sospiro di sollievo che il 20 la linea finisce troncata in due per colpa di un idiota (in altro modo non si può definire) che ha parcheggiato l’auto sui binari. Giustamente  “a pijasse er cappuccio la domenica ce se mette un pochetto”.  Conclusa la pausa domenicale ci si rende però conto che qualcosa continua a non andare. Le corse del trenino continuano ad essere esigue, troppo poche perfino per un servizio così scadente. Infatti arriva il giorno dopo l’ammissione dell’Atac: “Ferrovia Termini – Giardinetti, possibili riduzioni corse, utilizzare la potenziata linea 105.” Con questo palliativo, il 105 rafforzato, si cerca di mandare avanti il trasporto pubblico sulla Casilina per tutto il resto del mese.
Come è oggi:
I lavoratori continuano a protestare contro l’ingiustizia di non essere pagati  per un servizio reso con l’unico mezzo che hanno a disposizione: l’astinenza.  Allo stesso tempo Atac sta reagendo nella maniera più immatura possibile e cerca, attraverso il potenziamento del 105 e spiegazioni poco chiare, di negare l’evidente problema.  Un esempio? Eccolo servito …




La linea soffre già di deficienze strutturali che quotidianamente causano disagi e irregolarità. Aggiungere anche una lotta sindacale non sta facendo altro che peggiorare la già tanto precaria situazione.

Possibile che tra Atac, che gestisce la ferrovia, Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio proprietaria della linea, Guido Improta, assessore alla mobilità, e il sindaco Ignazio Marino non ci sia nessuno che si preoccupi? Anche perché tra i due fronti di questa guerra stanno finendo linciati coloro che non hanno colpa, gli utilizzatori del mezzo pubblico.

In breve ecco cosa è successo questo mese

1 commento:

  1. La tabella riassuntiva e' molto piu' eloquente di qualunque avviso ufficiale!!

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