mercoledì 1 settembre 2021

La Roma-Giardinetti è passata al Comune di Roma

 


Il trasferimento a Roma Capitale della ferrovia Roma-Giardinetti è finalmente realtà. Con l'approvazione dell'articolo 103 del collegato di bilancio, approvato in Consiglio Regionale ad agosto, giunge al termine un lungo percorso, cominciato effettivamente nel giugno 2018 con l'approvazione in aula di una mozione a prima firma del consigliere Devid Porrello.

A decorrere dal 1° gennaio 2023 saranno conferite a Roma Capitale le funzioni amministrative relative alla gestione dei servizi di trasporto da erogarsi sulla infrastruttura. Con apposito accordo di programma Regione Lazio e Roma Capitale definiranno le modalità di finanziamento delle funzioni amministrative conferite. Nelle more del trasferimento la Regione continuerà ad esercitare in via transitoria la gestione dei servizi dell'infrastruttura.

Grazie a questo atto l'amministrazione di Roma Capitale potrà approfondire la progettazione della metro G, la linea Termini-Tor Vergata che sorgerà sulle ceneri della ex Roma-Fiuggi. Il progetto, attualmente approvato nella forma preliminare in conferenza dei servizi, ha già visto assegnati più di un anno fa ben 213 milioni di euro. Con questo passo Roma Capitale, forte della futura proprietà, potrà firmare la convenzione con il MIMS e dare mandato all’Agenzia per la Mobilità per la progettazione definitiva, quindi l’esecutiva.

martedì 10 agosto 2021

Pronto il decreto legge per la Roma-Giardinetti

L’assessore regionale ai trasporti Mauro Alessandri anticipa il decreto legge del Presidente di Regione: a stretto giro l’infrastruttura residua dell’ex Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone, ossia i 9 km di ferrovia tra Termini Laziali e Giardinetti, verranno trasferiti al Comune di Roma. Nel frattempo il Campidoglio ha predisposto il progetto per trasformare la linea nella metro G Termini-Tor Vergata, sfruttando i 213,8 milioni messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti. Una bella storia di collaborazione tra istituzioni dello Stato.


Arriva il decreto-legge

“Il trasferimento a Roma Capitale della ferrovia Roma-Giardinetti, mediante decreto del Presidente, è un passo molto importante per una infrastruttura che serve un’area di Roma ad alta densità abitativa. La legge stabilisce anche che per garantire l’erogazione del servizio di trasporto ai cittadini, nel periodo transitorio la Regione Lazio continuerà ad onorare il contratto sottoscritto”, ha dichiarato in un post facebook l’assessore alla mobilità regionale Mauro Alessandri. La legge regionale, che dovrebbe arrivare a giorni, conterrà sia il trasferimento della proprietà della ferrovia Roma-Giardinetti (con relativi treni e deposito di Centocelle), sia il corrispettivo chilometrico che la Regione verserà al Comune per assicurare la continuità del servizio. Il passaggio è molto importante in quanto consentirà a Roma Capitale di sbloccare la progettazione definitiva ed esecutiva della nuova metro-tramvia Termini-Tor Vergata, che ricalcherà esistenti i 9 km tra Termini e Giardinetti più un prolungamento di 3,6 km verso l’area di Tor Vergata.


Il progetto per Tor Vergata

La “linea G” del metrò di Roma, si legge dai carteggi del progetto, sarà un tram in sede completamente riservata e con asservimento semaforico con una velocità media di 16-19 km/h: poco più di 40 minuti per andare da un capolinea all’altro. Per realizzare l’infrastruttura ci sono sul piatto da circa un anno ben 213,8 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti, che ha apprezzato il progetto di valorizzazione presentato dal Comune di Roma alla fine del 2019. Le somme comprendono anche il rifacimento del deposito di Centocelle Est, che ospiterà i 22 tram acquistati per lo scopo, e, a completamento, la riqualificazione di via Giolitti che sarà parzialmente pedonalizzata.


Ed in futuro lo “skytrain”

Nelle carte del PUMS di Roma la progettualità non si fermerà a Tor Vergata: è previsto che la linea G venga prolungata di altri 4 km fino al “parcheggio scambiatore sud” con il bivio Roma Sud dell’autostrada nei pressi della Vela di Calatrava. È previsto inoltre che la linea G intercetti la linea H, un altro metro-tram che collegherà Anagnina a Torre Angela ricalcando il tracciato dello skytrain A-TA studiato nel 2010 da Roma Metropolitane. Di queste tratte la progettazione sarà affidata a delle ditte specializzate, attraverso un appalto predisposto dall’Agenzia per la Mobilità ed il cui esito sarà pubblico entro Ferragosto. Al momento i fondi per i cantieri di queste ulteriori tratte non ci sono, ma con i progetti pronti il Comune sarà pronto ad intercettare le opportunità del bilancio dello Stato e, forse, anche del PNRR.



sabato 22 maggio 2021

Gualtieri vuole smontare la Roma-Giardinetti?

 "La linea Roma Termini-Giardinetti-Tor Vergata (Palazzo del Rettorato, servendo così sia Università che Policlinico) ha un finanziamento di 213,80 milioni di euro: “Per questo progetto risalente alle amministrazioni di centrosinistra la Giunta Raggi ha chiesto un finanziamento non idoneo, relativo all’attuale binario a scartamento ridotto e quindi non compatibile con un moderno sistema intermodale, rischiando di perdere i fondi, salvati grazie al provvidenziale intervento del Ministero delle Infrastrutture- ha precisato Gualtieri- La cessione della linea dalla Regione al Comune è in via di finalizzazione. Il commissariamento oltre che accelerare i tempi potrebbe consentire una project review sia del tracciato fino a Tor Vergata, evitando duplicazioni con la metro C e servendo quartieri sprovvisti di mobilità, sia spostando il capolinea da via Giolitti per favorirne la valorizzazione e la trasformazione in una grande promenade dedicata a cultura e spettacolo (tempio Minerva Medica, Museo Zecca, Ambra Jovinelli e Mercato Esquilino)."

Agenzia Dire

Così Roberto Gualtieri ha parlato ai microfoni dell'agenzia Dire. Dichiarazioni, diciamolo fin da subito, piuttosto campate in aria che non mettono in buona luce ai nostri occhi il neo candidato sindaco del Partito Democratico.

È bene infatti ricordare che la scelta originaria del mantenimento dello scartamento ridotto fu valutata positivamente in Campidoglio con le Associazioni per mantenere la ferrovia in esercizio durante tutta la durata dei lavori. L'imposizione dello scartamento ordinario, ordinato dal MIT nel corso del 2018 ed ufficializzato il 31 dicembre dello stesso anno, ha incrementato il valore della spesa della Termini-Tor Vergata di ben 50 milioni di euro (spesa extra a cui, bisogna dire, è comunque arrivato un corrispettivo ministeriale).

Ma ciò che più ci perplime delle dichiarazioni di Gualtieri è la revisione di progetto [nell'articolo "project review"] che sopprimerebbe due punti di estrema forza dell'infrastruttura attuale: il percorso rapido sulla Casilina, la cui utilità è stata più che comprovata negli studi trasportistici, e la penetrazione a Termini fino a piazza dei '500, necessaria per favorire l'interscambio con le metro A e B.

La sensazione è che, nella fretta di dover recuperare il tempo perso per trovare un candidato, il Partito Democratico abbia schierato una persona che non solo non conosce affatto le tematiche della città, ma è anzi mal consigliato anche nelle dichiarazioni. Sebbene anche noi abbiamo invocato il commissariamento delle infrastrutture del PUMS, riteniamo che tale soluzione sarebbe da imporsi solo in caso di manifesta incapacità gestionale delle amministrazioni comunali e regionali.

Che tipo di sindaco può candidarsi con l'obiettivo di delegare tutto allo Stato?

Il primo strike è segnato, ma ci auguriamo che Gualtieri al prossimo giro sia più pacato e segni un punto.